Da una recente ricerca condotta dall’Università del Vermont è emerso che dal latte e suoi derivati non si ricavano solo pregiate leccornie, ma è possibile utilizzare gli scarti di produzione per sfruttare le proprietà intrinseche di tali prodotti.
A tal proposito dalla ricerca si è evidenziato che: “le sieroproteine ricavate dal siero di formaggio sono un materiale naturale, sicuro, degradabile, rinnovabile e abbondante rispetto ai polimeri sintetici e seppur, le proteine del siero native non presentino buone proprietà adesive a causa del loro basso peso molecolare e della struttura globulare compatta; tuttavia a seguito di trattamento termico, queste strutture globulari si dispiegano in modo da formare polimeri o aggregati attraverso ponti di solfuro intermolecolari. Il polimero proteico così ottenuto presenta buone proprietà adesive e con l’aggiunta di un cross-linker, uno stabilizzante o un co-legante, si possono formulare diversi tipi di adesivi per legno e carta sicuri per l’ambiente” (International Journal of Dairy Technology, vol. 69, n. 4 2016).
Tale importante studio dimostra come le produzioni che utilizzano il latte come materia prima possono contribuire ad un’ottimizzazione delle risorse globali e all’attuazione di una condotta sempre più responsabile in tema ambientale e sociale.